Il conglomerato bituminoso rappresenta sin
dall’inizio della sua attività, il settore storico ed il
materiale strategico per Nievelt Labor Italia.
Nella maggior
parte dei casi il conglomerato bituminoso, chiamato comunemente
asfalto, è confezionato
miscelando
aggregati naturali o
artificiali caratterizzati da granulometria fine o grossolana
(graniglie, pietrisco,
sabbia,
filler, etc.), con
bitume proveniente dalla
distillazione dei greggi petroliferi.
Esso
rappresenta il materiale principe per la realizzazione di
pavimentazioni carrabili quali
strade, autostrade,
piste aeroportuali, etc.
La tecnologia costruttiva delle
pavimentazioni ha portato ad oggi a numerose tipologie di
conglomerato bituminoso tutte diverse tra loro, a seconda che
tale materiale venga impiegato per la realizzazione di strati
profondi portanti, strati di collegamento o strati superficiali
di usura.
Il comportamento del prodotto asfalto
dipende sia dalle caratteristiche degli aggregati ma anche e
soprattutto dal legante bituminoso. Esistono bitumi tradizionali
o modificati con l'aggiunta di polimeri che ne migliorano le
caratteristiche fisiche e/o chimiche del materiale.
Le principali prove effettuate sono:
Sui conglomerati bituminosi
Determinazione della % di bitume;
Analisi granulometrica;
Determinazione della massa volumica del
materiale sciolto o compattato;
Determinazione della % di vuoti;
Confezionamento provini Marshall;
Prova Marshall;
Confezionamento provini giratoria;
Resistenza alla trazione indiretta;
Determinazione dello spessore dei vari
strati;
Sui bitumi e sulle emulsioni bituminose
Penetrazione a 25°C ;
Punto di rammollimento palla anello;
Punto di rottura Fraass;
Ritorno elastico a 25° C;
Viscosità,
RTOFT;
Tuben test;
Polarità;
Contenuto legante e flussante;
Determinazione del PH;
Determinazione del contenuto acqua.
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